Imago Splendida
Tali opere, principalmente grandi crocifissi, consentiranno di fissare una nuova tappa verso la comprensione dei modelli di riferimento nella Bologna di quel tempo. Qui, del resto, il Medioevo fu animato da un fiorente clima multiculturale, favorito sia dalla posizione strategica della città sulla Via Emilia, quindi tra gli Appennini e le direttrici verso l’Oltralpe, sia per la nascita nel tardo XI secolo di una celebre scuola giuridica.
Atleti, cavalieri e goleador
Sarà invece al Museo Civico Medievale che avverrà l’incontro con il gioco cortese: il racconto dello sport nella Bologna del Rinascimento e del Barocco, in una narrazione cavalleresca attraverso giostre e tornei, elmi, lance e armature.
Alessandro Guardassoni
Alle Collezioni Comunali d’Arte una mostra dedicata alla pittura di storia sacra e profana, con dipinti di proprietà della Fondazione Gualandi, che dialogano con le opere degli artisti che lo influenzarono e di quelli a lui coevi.
Bertozzi & Casoni. Elogio dei fiori finti
Botero
Tra i soggetti selezionati compaiono personaggi legati alla tauromachia e al circo, silenti ed equilibrate nature morte, delicati nudi, personalità religiose, individui colti nella propria quotidianità: una rassegna visiva che tiene conto dell’intensa ricerca visiva di Botero, tesa all’affermazione del suo caratteristico linguaggio.
Foto Industria
Il tema di Foto/industria 2019 è il costruire, un‘azione cruciale, intimamente radicata nella natura della specie umana che viene qui esplorata a tutto tondo, dalle sue radici storiche e filosofiche agli inevitabili risvolti scientifici. È questa attività che dà forma alla Tecnosfera: così definita nel 2013 dal geologo Peter Haff, rappresenta l’insieme di tutte le strutture - dal peso stimato di 30 miliardi di miliardi di tonnellate- che gli esseri umani hanno costruito per garantire la loro sopravvivenza sul pianeta.
La cura sono io
Esperienze del territorio
All We Ever Wanted Was Everything and Everywhere
Attraverso una serie di lavori, tra video, fotografie ed installazioni, che toccano la storia della scienza, lo sviluppo della cultura dei media, il romanticismo dell’esposizione e la crisi ecologica contemporanea, Charrière ci induce ad una meditazione visiva e concettuale sull’immaginario geografico contemporaneo.