Nessuna bottiglia, nessuna ciotola o caraffa, ma quei vasi con fiori che ancora oggi si possono ammirare a Casa Morandi in via Fondazza 36 a Bologna. Sappiamo, infatti, che il modello a cui l’artista guardava preferibilmente non era il fiore fresco, di per sé caduco, destinato a modificarsi giorno dopo giorno (e quindi a creare varianti indipendenti dalla sua volontà), ma il fiore di seta, oppure, il fiore essiccato che mantiene il suo stato inalterato e, al pari degli altri oggetti, raccoglie la polvere, creando effetti tonali a Morandi per nulla sgraditi e forse per questo volutamente ricercati. Un’indagine, dunque, che parte dall’assenza di vita che lui ricrea sulla tela attraverso soavi e morbide tonalità di cipria e preziose gradazioni di verde.