Quante sono le scelte quotidiano che possono far cambiare lo scorrere della nostra vita?
Una nevicata memorabile costringe Manfredi a passare qualche giorno in una casa in collina, bloccato dalla neve e riscaldato solo dal fuoco della legna. Una fermata della vita che diventa l’occasione per pensare al tempo passato e per risalire la corrente fino a Posto Magico, il minuscolo luogo dove è venuto al mondo.
È lì, in mezzo a tutto quel bianco di cui non si vede la fine, che Manfredi comincia un lungo racconto ai suoi figli, all’inizio del girone di ritorno della sua vita, ed è lì che si accorge che si è fermato, che sta vivendo ordinariamente i suoi giorni come se avesse davanti a sé un tempo infinito.
Dev’essere per questo che prende in mano la lista dei sogni che aveva scritto a vent’anni e capisce che è il momento per cancellarne uno: andrà in America a seguire la campagna elettorale per le elezioni presidenziali. Viaggia lungo la costa Est tra New York, Miami, la Florida, Washington, Philadelphia e ancora New York. E lì continua a dipanare il filo di quella storia che vuole raccontare ai suoi figli, per rimuovere tutti i tronchi che ostacolano il passaggio dell’acqua nel fiume del suo tempo.
Nel lungo viaggio tra Posto Magico, Bologna e l’America, spunta sempre la neve, una neve che nella vita spesso lo ha protetto, ma che è stata matrigna quando si è macchiata di rosso in un giorno d’inverno. Solo il ritorno del sole potrà permettere a Manfredi di liberarsi da questo manto candido per rimettere le cose in equilibrio.