Quasi nemici è la storia, non solo sportiva, delle grandi rivalità del ciclismo, uno sport popolare che, vivendo sulla strada, si nutre anche delle passioni, quasi sempre ad alta tensione, dei suoi campioni. Una storia di coppie contro. Una storia che, attraversando più di un secolo di vita italiana, racconta anche i mutamenti di un Paese per vocazione guelfo o ghibellino che nel ciclismo si è specchiato. E naturalmente anche diviso.
Dai tempi del Diavolo Rosso fino a quelli di Marco Pantani, passando per Coppi e Bartali, Moser e Saronni, Merckx e Gimondi, Bugno e Chiappucci, ci siamo sempre schierati per l’uno o per l’altro. Di qua e di là.
Siamo fatti così: molto faziosi e quindi molto italiani. Rivali e quasi nemici. Ma sempre con un chiodo fisso: arrivare prima di quell’altro.
L'autore
Dario Ceccarelli è nato a Milano nel 1955. Giornalista professionista dal 1986, docente di giornalismo, collabora con diverse testate. Per “L’Unità” ha seguito 11 Giri d'Italia, 5 Tour de France, decine di classiche e diversi mondiali di ciclismo, di calcio ed è stato anche vice capocronista di Milano e inviato dell’inserto “Metropolis”. Collaboratore di “Diario” e “Tuttobici”, dal 2000 al 2019 ha lavorato a “Radio 24” come responsabile delle news e come autore della rubrica Il Graffio. Per “Il Sole 24 Ore” online segue e commenta cronaca e sport. Dal 2019 è presidente del Collegio dei Probiviri dell’Associazione Lombarda Giornalisti. Appassionato di Tex Willer e di giornalismo sportivo, ama vantarsi di essere presidente a vita dei Maracaneros, nobile cricca di sfaccendati che non hanno ancora capito cosa fare da grandi. Nel 2010 vince il premio Satira Forte dei Marmi e nel 2014 il premio Gruppo Giornalisti Sportivi Lombardo Gualtiero Zanetti.