I Portici di Bologna sono ufficialmente la candidatura italiana per diventare Patrimonio Mondiale UNESCO 2020. Testimoni da sempre di scambi, incontri e nuove conoscenze, oggi proiettano la città nel futuro.
Ci acompagna in questa Promenade, Virginio Merola, Sindaco di Bologna. Perchè i Portici sono stati candidati a patrimonio mondiale UNESCO?
Non esiste al mondo un’altra città che abbia la varietà e la lunghezza (62 chilometri) di portici che ha Bologna. Da San Luca a piazza Cavour, da via Santa Caterina al Treno della Barca: è una rete architettonica e urbanistica che avvolge la nostra città e che rappresenta un unicum mondiale. Consapevoli di questo stiamo lavorando assiduamente perché i nostri portici siano candidati a patrimonio mondiale UNESCO. Alla base di questa candidatura c’è un lavoro di ricerca molto approfondito, sia sul piano storico, urbanistico ma, soprattutto, sociale. Il portico a Bologna è infatti la casa di tutti, un luogo di incontro e un luogo che protegge, dal sole come dalla pioggia. È uno dei simboli della nostra città e il percorso per la candidatura rappresenta anche una importante scommessa civica perché questa sfida è un sentimento che accomuna tutta la città.