Irredenti a Bologna negli anni della Grande Guerra

 

Nella hall del nostro hotel, Peppino (nipote di Giuseppe) Garibaldi il 10 maggio 1915 arringò una folla di "irredentisti" ed interventisti a pochi giorni dalla dichiarazione di guerra dell'Italia all'Austria-Ungheria.

 

In merito a questa commemorazione, il 20 maggio ospiteremo al Grand Hotel Majestic il trekking urbano che ripercorre tutte le tappe bolognesi legati alla folta rappresentanza di “irredenti” triestini e giuliani che - per i motivi più svariati: politici, lavorativi, ecc. - scelsero di abbandonare le loro città-natali (all'epoca ancora sotto il controllo dell'Impero Austro-Ungarico) per riparare a Bologna.

 

Il periodo cronologico preso in considerazione è quello che va dagli anni Settanta dell'Ottocento (dopo l'annessione del Veneto a seguito della Terza Guerra d'Indipendenza) fino all'inizio della Prima Guerra Mondiale, che vide molti di questi "irredenti" arruolarsi come volontari nell'Esercito italiano spinti dalla volontà di combattere per l'annessione all'Italia di Trento e Trieste.